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Alter: 10 anni, il 15 dicembre 2014 (lunedì) alle 12:44

Collocazione della Caserma dei Carabinieri di Gabicce Mare e Gradara

Autore: Comune di Gabicce Mare

Il 13 Dicembre 2014 presso il Comune di Gabicce Mare, si è svolta la conferenza stampa sul tema “Collocazione della caserma dei carabinieri di Gabicce Mare e Gradara”, dopo lo sfratto nella sede di via Trento. Erano presenti il Sindaco di Gabicce Mare Domenico Pascuzzi e il Sindaco di Gradara Franca Foronchi, il vice sindaco di Gradara Solindo Pantucci  e l’Assessore di Gabicce Rossana Biagioni.

I carabinieri sono 12 e nel periodo estivo aumentano  a 15-16. Il contratto di affitto nella sede di via Trento scade ad aprile 2015.

Lo scorso 23 ottobre è stato emanato un avviso pubblico da parte del Ministero dell’Interno,  per mezzo della Prefettura,  per la ricerca di uno stabile per la Caserma dei Carabinieri di Gabicce Mare e Gradara. Tale avviso prevedeva una superficie minima di oltre 500 metri quadri e l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione, per renderla idonea all’uso, a carico del proprietario dei locali.

Il Ministero riconosce al proprietario dell’immobile un canone, decurtato del 15% rispetto all’affitto in scadenza, pari a 22.500 euro l’anno.

Tale avviso aveva scadenza il 30 novembre 2014 ed entro tale data, dopo diversi sopralluoghi di vari locali da parte della nuova Amministrazione Comunale insieme al Comando Locale e Provinciale dei Carabinieri, allo stesso è giunta una proposta di locazione che richiede un canone di 35.000 euro.

I Comuni non possono integrare il pagamento del canone d’affitto in quanto non è consentito dalla Corte dei Conti.

“La problematica di recuperare una nuova sede per la Caserma è strettamente legata al riconoscimento, da parte del Ministero degli Interni, di un canone assolutamente fuori mercato- sottolinea il Sindaco di Gabicce Mare Domenico Pascuzzi-  in quanto il precedente affitto risale a 12 anni fa e su tale cifra il proprietario non ha mai applicato l’adeguamento Istat, che oggi avrebbe permesso di partire da una base minima più alta e più vicina ai prezzi di mercato. L’illogicità dell’importo messo a disposizione per una nuova caserma è stata fatta presente alla Prefettura in più occasioni. Anche caserme situate in Comuni limitrofi come Tavullia e Montecchio prevedono un canone tra i 60.000 e gli 80.000 euro l’anno. E’ evidente che tale sistema di spending review non ha nessun senso, considerato che, per Comuni come Gabicce Mare e Gradara, ad alta vocazione turistica, è impensabile ed inaccettabile l’idea di fare a meno di un presidio fisso. La responsabilità di arrivare in breve tempo ad una scelta per la nuova sede della Caserma ora è unicamente nelle mani della Prefettura. Gabicce Mare ha presenze turistiche estive di oltre 620 mila persone nelle sole strutture ricettive e Gradara di 220 mila persona alla Rocca e un flusso turistico che sfiora le 500 mila presenze, con picchi, durante gli eventi estivi e il periodo primaverile con il turismo scolastico, di  40-50 mila persone nei fine settimana.

Oltretutto occorre evidenziare che la presenza sul territorio del presidio dei Carabinieri è fondamentale in quanto Gabicce Mare è terra di confine con la Romagna e si sa bene quanto la vicina Romagna sia territorio con un elevato tasso di reati per furto, rapine, scippi. Rimini si colloca al secondo posto, solo alle spalle di Milano, sul fronte della sicurezza in base alla classifica elaborata poco tempo fa dal Sole 24 Ore sulla base dei dati del Ministero dell'Interno. L’aumento esponenziale dei furti in questi ultimi mesi sul territorio di Gabicce Mare e Gradara è preoccupante e l’ulteriore depenalizzazione dei reati minori non fa che mettere in crisi territori di confine come i nostri. C’è poi da investire sulla videosorveglianza oltre che sulla sensibilizzazione dei cittadini. Ai medesimi le forze dell’Ordine chiedono collaborazione in quanto i primi a poter controllare il territorio siamo noi stessi”.

Anche il Sindaco di Gradara Franca Foronchi sottolinea l’importanza di trovare una soluzione per la caserma: “tutto quello che le Amministrazioni Comunali potevano fare lo hanno fatto. La questione non può essere legata a 10 mila euro di differenza del canone d’affitto. Gradara confina con paesi come San Giovanni in Marignano e Tavullia, facilmente raggiungibili attraverso l’autostrada e ciò può rappresentare una via di fuga per la criminalità. I carabinieri sono presenti sul territorio. Più complicata è la questione dei vigili urbani: attualmente Gradara ha 3 vigili, di cui una in maternità, e siamo riusciti a sopperire a questa momentanea difficoltà grazie alla convenzione con la Polizia Municipale di Pesaro. Per ciò che riguarda la sicurezza, dobbiamo mettere insieme risorse e menti cercando di fare sistema e ragionando come territorio unico. Ciò permetterebbe di arrivare a soluzioni difficilmente raggiungibili singolarmente. E’ impensabile rimanere senza Caserma. Continueremo a muoverci su tutti i livelli per trovare una soluzione”.


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