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Age: 16 anni, il 1 gennaio 2008 (martedì) alle 08:55

Il Giorno della Memoria

Autore: Comune di Gabicce Mare

Giornata della Memoria

" Prima vennero per gli ebrei
e io non dissi nulla perché
non ero ebreo.

Poi vennero per i comunisti
e io non dissi nulla perché
non ero comunista.

Poi vennero per i sindacalisti
e io non dissi nulla perché
non ero sindacalista.

Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno
che potesse dire qualcosa."

Martin Niemoeller
Pastore evangelico deportato a Dachau

 

“Dovevamo dare risposte monosillabiche, ma tranquillizzanti, ai deportati che arrivavano e ripulire i loro vagoni per eliminare ogni traccia di quanto vi era accaduto. Un lavoro duro per l’impatto con un’umanità dolorante e impaurita, ma che ci dava l’occasione di mangiare qualcosa del cibo abbandonato dalle persone che avevano dovuto discendere precipitosamente dai vagoni, prima di andare a morire. Esposti inermi al freddo, alla fame, alla violenza, agli SS e ai loro cani assassini, al fango e alla pioggia, eravamo tutti candidati ad una morte precoce. Politici, musicisti, scrittori, contadini, militari, sacerdoti, gente comune, zingari, omosessuali, mendicanti, prostitute, alcolizzati, persone affette da malattie veneree e testimoni di Geova, tutti condividevano le nostre pene e il nostro destino, anche se spesso in termini e in misura diversi. Un mondo di miseria, di sporcizia, di fame e di terrore ci assediava senza requie: il nostro corpo doveva far fronte ad una vita fisica e psichica devastante. E non sempre era vincente. Anzi. Posseduti contemporaneamente da tante emozioni violente, non eravamo più noi stessi, ma il prodotto di un mondo da incubo, irreale, i cui fili erano tenuti dagli SS. Molti di noi erano trasformati da questa lotta senza quartiere in violenti, ladri, vili e traditori. Altri, invece, riuscivano a mantenere saldi i propri principi. Per sopravvivere era essenziale avere un lavoro in qualche modo privilegiato.” (…)

Questa è una delle testimonianze raccolte dopo la liberazione dei prigionieri dei campi di concentramento.

L’autore si chiamava Nedo Fiano ed insieme ad altri sopravvissuti rappresentano la memoria di un momento terribile

Il Prof Amos Luzzato ha definito così la memoria “è un possente strumento per capire e per rispondere alle sollecitazioni del presente… “Memoria” significa allora scavare nel passato in modo selettivo, per cercarvi non tanto le gesta degli eroi sui campi di battaglia quanto gli esempi di solidarietà e di cooperazione; esempi forse rimasti nell’ombra ma non per questo meno rilevanti, forse al contrario. E’ questa infine quella Memoria che può diventare uno strumento di fiducia nel domani. E’ questa che ci accingiamo a celebrare.”

Conoscere la storia per non ripetere gli errori dovrebbe essere un dovere delle generazioni future e un impegno degli amministratori per trasmettere valori di democrazia e libertà; la giornata della memoria rappresenta in molteplici aspetti un’occasione di riflessione e conoscenza attraverso mostre, spettacoli, iniziative per mantenere vivo il ricordo.

Come l’idea dell’annientamento di un popolo attraverso l’emanazione delle leggi razziali ha portato settant’anni fa allo sterminio della Shoah, così, oggi o nel futuro altre idee persecutorie potrebbero generare discriminazioni e odio razziale, religioso e politico.

Nel tempo abbiamo perso i testimoni, ma non le testimonianze dell’ orrore commesso dagli uomini nei confronti di altri uomini.

La conoscenza è l’impegno che gli Amministratori della Provincia di Pesaro hanno assunto per rinsaldare i valori di democrazia e libertà, attraverso momenti culturali vari e rivolti a diverse fasce della società civile.

Il Comune di Gabicce Mare ha aderito alla Giornata con una serie di iniziative e appuntamenti in collaborazione con il laboratorio teatrale dell’associazione culturale White Rabbit: teatro e cinema sono le due  espressioni culturali che animeranno le giornate di sabato 26 e domenica 27 gennaio.

Lo spettacolo in anteprima “Lo zio Arturo” liberamente ispirato all’opera omonima di Daniel Horowitz e a “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Gli spettacoli si svolgeranno il giorno 26 gennaio, alle ore 10.30, per gli studenti delle scuole medie del comune di Gabicce Mare e di Gradara presso il teatro comunale di Gradara e alle ore 21,30 per il pubblico presso il cinema teatro Astra di Gabicce Mare.

Il giorno seguente primo appuntamento con il cineforum con la proiezione del film  “Black book” di Paul Verhoeven , anno 2006.

Lo spettacolo: “Lo zio Arturo”
Adattamento e Regia di Roberto Caminiti
Immagini e scene di Carlo Masini
Attori:
Marco Gilio (Peter)
Rosa Gullaci (carla)
Emiliano Spalaci (Eddy)
Antonella Gasperoni (Marta)
Nunzio Livi (Arturo)

Per informazioni: Ufficio Cultura del comune di Gabicce Mare Tel 0541 820628 o visitare  il sito www.comune.gabicce-mare.ps.it


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